venerdì 26 febbraio 2010

Il borotalco ritrovato


Quanto aveva ragione Proust nell'affermare la potenza evocativa degli odori!

Era finito il docciaschiuma, così ho mandato Shams ad acquistarlo. Mi fidavo di lui, credevo fosse inutile stare lì a sottolineare i miei gusti in proposito.
Credevo...
E' ritornato con una confezione formato famiglia di bagnoschiuma al "TALCO liquido".
Ora, non sto a descrivervi la mia espressione sconvolta, i miei occhi sgranati e la bocca aperta per l'incredulità...

"Ma dico io!!! Ma lo sai che a me non piace l'odore di talco!!! Ma come ti è saltato in mente? Lo sapevo, lo sapevo: non conosci i miei gusti, sei sempre il solito superficiale" ecc. ecc.

Lui mi sembrava caduto dal pero; confuso ed inerme, provava a scusarsi, cercando di inserirsi nelle pause del mio soliloquio.
Vabbè, oramai avevamo quello ed era inutile continuare ad infierire.
La sera entro nella doccia con il muso lungo, sapendo già cosa mi stesse aspettando: un'infusione di quell'odore banale, quasi stucchevole, di talco.
Apro l'acqua e temporeggio sotto il getto bollente.
Ma oramai era giunto il momento, così ho preso quell'odiata confezione.

Appena il sapone è scivolato sulla spugna e ho iniziato a farlo schiumare, si è profuso un odore tanto potente ed evocativo che mi ha catapultata in altri luoghi e altri tempi.

Ero a casa di mio nonno paterno, e lui mi sorrideva dalla sua poltrona-trono blu scuro. Mi guardava attraverso i suoi grandi occhiali marrone e mi diceva "Wè, bellezza".
Io sono corsa ad abbracciarlo e la sua pelle e i suoi vestiti profumavano di borotalco, come sempre.
Ed io l'avevo dimenticato.
Come ho potuto non associare mai l'odore di borotalco a nonno Mario?

Ho rivissuto i pomeriggi trascorsi con lui, vicino al focolare, quando mi insegnava a giocare a carte, o mi raccontava le sue avventure da soldato prigioniero in Africa; o ancora, quando cantava per me, e quella voce profonda e potente mi faceva sentire protetta e amata.

Quanta nostalgia in quella lunghissima doccia.
Quanta energia recuperata.
Quanta felicità.

Sono uscita dal bagno e, senza nemmeno asciugarmi, sono corsa da Shams.
L'ho stretto in un lungo abbraccio e l'ho ringraziato.
Mi ha guardata con diffidenza e stupore.

Sono stata tutta la notte a parlare con lui di mio nonno e a raccontargli di me bambina e della mia felicissima infanzia.





3 commenti:

  1. Anche la mia vita è costellata di odori da ricordare...
    sono la mia guida.

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  2. che bello..!
    anche a me l'odore di borotalco ricorda la mia infanzia. Ciao...

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  3. come puoi non fidarti di un uomo chiamato shams?

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