domenica 28 settembre 2008

Lettera

Ho il piacere di ospitare, in questo mio Hotel, una bellissima storia d'amore, scritta da una persona con una grande anima ed un grande talento.


<< Preferisco morire, piuttosto di pensare che sono inadatto a te.
È in me, sta uscendo, non riesco più a trattenerlo.
Sono sul ciglio di un burrone. Mi guardo attorno. Vedo in lontananza alberi e case;
poi guardo dritto e vedo dall’altra parte del burrone LEI. Avvolta in una luce dorata, dà la sensazione di fluttuare nell’aria, come se non fosse neanche terrena.
La guardo, e all’improvviso lei si accorge di me.
Cosa fa? Se non sbaglio sta allungando le mani.
DORMO O SON DESTO?
Non parla, ma sembra che il suo silenzio, unito al suo sguardo, racchiuda tutta l’essenza della vita.
È uno di quei silenzi che si possono ascoltare.
Perché io qui su un burrone ho la fortuna di poter vedere la creatura più affascinante che forse l’uomo abbia mai veduto? Non credo di meritarmelo.
Però… però lei è lì, un motivo ci sarà.
Scruto, guardo, socchiudo un po’ gli occhi; cerco di mettere a fuoco più possibile. È LEI.
No, non può essere. Ma si è LEI.
Faccio un passettino indietro, e la mia mente và verso il ricordo del momento in cui l’ho vista, la prima ed unica volta.
Ero a letto, in una camera buia; le finestre erano chiuse, la porta serrata, nella stanza aleggiava un odore di solitudine. All’improvviso un soffio di vento. Ma da dove?
È tutto chiuso. Mi guardo attorno, non vedo nulla, eppure l’ho sentito ne sono sicuro.
Mi adagio di nuovo sul letto, chiudo gli occhi e cerco di trovare risposte. Tutto ad un tratto una luce; non una luce comune: è abbagliante, lucente, fresca, chiara, avvolgente. Riesco ad aprire gli occhi; sono rimasto folgorato. Era bellissima, una dea. Si poteva distinguere chiaramente una luce piena di vita nei suoi occhi. Sono rimasto senza fiato non so per quanto tempo, poi si è avvicinata; mi sentivo caldo, ma non un era un caldo soffocante, era una bellissima sensazione avvolgente di benessere.
Cosa faccio? Cerco di toccarla. LEI, vedendo che allungavo la mano, non si tira indietro; anzi, con mio grande stupore mi tende la sua. Stavamo quasi per toccarci e sentivo distintamente una voglia di vivere inusuale. Era come se la fenice stesse rinascendo dalle proprie ceneri. Ho gonfiato il petto e ho cercato di incamerare più aria possibile. LEI mi guarda con un sorriso compiaciuto, come se mi conoscesse già. Allora io cerco di parlare, ma appena apro bocca per emettere un qualsiasi tipo di suono, LEI, la sua luce, il suo calore, iniziano a svanire, sempre più trasparenti sempre più fievoli, fino a sparire completamente.
Mi alzo di scatto vado verso la finestra e con un vigore nuovo per me, la apro con veemenza, la spalanco; metto la testa fuori e mi sento felice, rinato, migliore, eccitato. Vado per sedermi di nuovo, guardo le mie mani: avevano un colorito bellissimo. Cosa mi è successo? Incredulo, frastornato, pensieroso, ma con una voglia di vita infinita. Era riuscita a farmi capire che bisogna vivere la vita a pieno, che lì fuori c’è tutto un mondo che aspetta solo me…
Rinasco più forte, molto più forte, con il petto pieno di energia.
GRAZIE.
Ecco dove l’avevo vista, sono sicuro è lei!!
Apro gli occhi, faccio un passo in avanti, mi metto con entrambi i piedi proprio sull’orlo del burrone, guardo LEI dall’altra parte. Apro le braccia, continuo a fissarla e grido: GRAZIE, grazie per avermi fatto vivere in un sogno.
Credo di sapere perché sei qui.
LEI è immobile, ma a sua volta mi guarda. I suoi occhi sono belli come allora, la sua luce è sempre chiara e viva.
Sei qui per vedere l’ultimo volo della fenice, un volo che spero mi porterà dall’altra parte del burrone, così potrò stare più vicino a te; lì dall’altra parte, dove tu DEA hai la dimora.
Continuo a fissarla. Inizio a spingermi in avanti, mi sento sempre più leggero, continuo a guardarla e penso, mentre il mio corpo vola nel vuoto, che lai sapeva che l’avrei fatto ed è venuta per accompagnarmi, per farmi sentire felice, speciale, durante l’ultimo volo della fenice.
Un volo infinito, con lo sguardo e il cuore rivolti sempre e solo a LEI…

Dall’altra parte………….. >>

(Shams)

giovedì 25 settembre 2008

Bisogna trovare la forza di cambiare

Ho il cuore che mi scoppia.
Ho il fiato spezzato.
Non ho parole per esprimere il mio dolore.

E' nostro dovere imporre il cambiamento.
Tutti devono sapere.

Vi prego leggete questa lettera e ditelo in giro!
"Lettera alla mia terra" di Roberto Saviano

Ricomincio da tre

Ieri mi hanno chaimato dall'ONU.
Volevano accertarsi che fossi pronta a cominciare subito ... che domande!!!!
In quegli attimi sono stata la donna più felice del mondo!

Credo che finalmente abbia smesso di cambiare idea.
Ora è davvero definitivo!
Me ne vado in quel di Ginevra ...
Ricomincio da lì.
Ricomincio da tre!

martedì 23 settembre 2008

Allegria di naufragi


E subito riprende
Il viaggio
Come
Dopo il naufragio
Un superstite
Lupo di mare.

(G.Ungaretti)

L'invidia è donna

L'invidia è donna.

Forse dirlo non sarà politically correct, ma è prendere atto della realtà.
Solo le donne sanno essere così invidiose e cattive. Solo le donne hanno l'anima così marcia. Solo le donne sanno qual è il significato dell'odio. Lo sanno bene. E sono bravissime ad odiare visceralmente. 
Cattiveria ed invidia che non colpisce tutti, ma solo le altre donne.
Non si mettono mica in competizione con gli uomini. No, no. Quelli sono prede del loro egoismo ed egocentrismo.
È un meccanismo automatico e naturale: c'è qualcuna che credi sia migliore di te, o che ha più conferme di te; beh quella qualcuna è da odiare e da combattere. 
La guerra è infima, non dichiarata. È un ostracismo fatto di sorrisini che lasciano trapelare odio. 
Fino a che non si arriva allo scontro vero e proprio. 
Tutto, dagli occhi alla bocca, tradisce un insana cattiveria. 
Invidia nello sguardo, invidia nelle parole, invidia nelle mani. 

Ti invidiano se hai cura del tuo aspetto; ti invidiano se ti metti un paio di tacchi; ti invidiano se sei magra; ti invidiano se hai un ragazzo che ti ama alla follia; ti invidiano se hai delle prospettive di vita e di carriera. Ti invidiano persino se per asciugarti i capelli ci metti un po' più di loro!

La loro è invidia assoluta, non relativa. Non fanno paragoni. Non vogliono che tu abbia successo punto e basta.

Gli uomini non sono così: se tu avanzi, se hai mille offerte di lavoro, una migliore dell'altra, se tutti ti vogliono e tu non sai da che parte andare, loro ti dicono, sospirando, che in fondo la tua situazione non è poi tanto male.
Fish&Chips stamattina mi ha detto“Dai Lucykaia sei in posizione invidiabile, qui tutti vorremmo essere al tuo posto”.
Tutte le altre a far finta di sorridere e subito a distogliere lo sguardo per dissimulare il loro rancore e la loro invidia. 
Ed ora nessuna mi rivolge più la parola.

Nessuna si salva.
Marciscono tutte nel fango della loro anima. 

Meno male che sono quelle come me che avanzano! In fondo c'è giustizia a questo mondo. L'invidia è proprio donna.
Mi sa che sono ermafrodita!

Pronta a ripartire

Nella vita si fanno delle scelte.
Ogni giorno ci troviamo di fronte a delle decisioni da prendere.
Ciò che è deciso ieri, oggi può cambiare. Ciò che si è pensato ieri, oggi forse non vale più.

Ho passato due settimane a cambiare continuamente programmi, a modificare scelte e a fare previsioni per il futuro.
Ho pensato, scelto, ripensato e ricambiato idea mille volte.
Ogni giorno ero sicura delle mie decisioni. Ma il giorno dopo nuove notizie, nuovi stimoli, nuovi progetti.
Bisogna seguire il gioco. L'importante è conoscere le regole. 
E anche se le carte vengono mischiate una, due, mille volte, bisogna continuare a giocare. 
Carte alla mano...si ricomincia. 

Le sfide mi piacciono. Non mi tiro indietro.
Così cambio di nuovo città, cambio di nuovo casa, cambio di nuovo amici, cambio di nuovo vita.
Tutto evolve e si modifica. 
Ma io rimango. Rimane la mia forza e il mio coraggio. 
E fino a quando ci sarà qualcuno pronto a credere in me, io sarò pronta ad accettare la sfida.

venerdì 19 settembre 2008

Meglio sola che male accompagnata


È iniziata così.
Inizia sempre così.
Ha cominciato a dirmi “Boh, non so. Non so perché mi sento così; mi sento strano. Non ci capisco più niente”.
La paura che tutti i discorsi fatti in precedenza si stiano per realizzare, si è fatta viva. E lui ha iniziato a paralizzarsi.

Io l’avevo sempre temuto; me lo sentivo fin dall’inizio.
Fin da quando, seduta in piazza Verdi, a Bologna, seduta davanti ad un bicchiere di rosso Campari, pensavo al mio futuro. Ma era tre anni fa, e il futuro mi sembrava così lontano.
Dietro le mille parole d’amore, però, si celavano debolezza e incertezza.

I segni c’erano, ed erano innegabili.
Le litigate per chi dovesse venire a prendermi alla stazione o all’aeroporto.
Le decisioni che spettavano sempre a me.
La paura di impegnarsi in qualcosa di vero e profondo.
Abbandonare i giochi di bambino e iniziare a pensare da adulto.
Un mondo troppo diverso e troppo complicato.
Paura, paura, paura.
Fino al gioco sul biliardo.

Poi ha iniziato a credere veramente in questo amore. Ce l’ha messa tutta.
Ma ha continuato a negare le difficoltà, come se queste non esistessero.
Ed ora tutto ad un tratto ogni cosa è diventata complicata e difficile.

Io no pretendo nulla. Non lo mai fatto e non intendo cominciare ora.
Io vado avanti da sola o accompagnata.
Se lo voglio, so essere un carro armato; sono pronta a radere al suolo tutto e tutti. Non mi spaventa la vita e non mi spaventano le difficoltà.
Io so bastare a me stessa.
Se qualcuno ha qualche problema, di sicuro io non ne ho, e non intendo farmi carico di quelli altrui!
Non sono io che perdo.
Io non perdo mai. Perché io so come affrontare la vita, io so come si vive.
Non ho niente da recriminarmi, niente da rimpiangere. Ho fatto tutto come andava fatto.
Chi mi ama mi segua.
Intanto io vado avanti.
Non perdo tempo, io.

Ce la posso fare!



Decisione presa.
Resto. Non parto. Cioè continuo il mio percorso nel mondo internazionale.
...Ginevra-Africa...
Non so dove andrò a finire. Ma sono fiduciosa.


Entro l'anno prossimo sono sicura di trovare un buon lavoro e sono quasi certa che sarà all'ONU.
Non c'è nulla che mi possa fermare.
E poi fa così figo dire...lavoro all'ONU!!!


Il problema è ora riempire il buco temporale.
Aspetterò quest'ultima settimana di settembre e poi deciderò se continuare a tenere casa qui a Seyssel, se andarmene per un po' a Ginevra o fare un break fino a Natale a Valle Agricola, a casa, risparmiando quei pochi soldi che mi sono rimasti.


Ah. La vita da non-più-studentessa è difficile...............................ma è così eccitante!
Per la prima volta sento che il mio destino è nelle mie mani; e pur non avendo soldi o un lavoro fisso, mi sento potente.
Mi sa proprio che ho fatto la scelta giusta!
IUPPI!

mercoledì 17 settembre 2008

Andate via

ORA BASTA:
USCITE DAI MIEI SOGNI
UNA VOLTA E PER SEMPRE

Il volo di Feny


Ebbene si. 
È giunto il momento. 
Il cucciolo di fenicottero ha spiccato il volo.
Ed io purtroppo ero troppo lontana per vederla alzarsi in aria.

La stagione delle migrazioni è arrivata e con essa Feny se n'è andata. 
Nuovi cieli l'attendono; un nuovo nido le terrà caldo; altri fenicotteri le terranno compagnia. Presto imparerà a fare dei lunghi voli, senza nessuno che le dica dove andare.

E prenderà sempre la strada giusta. Non sbaglierà perché ora è grande e sa scegliere.
E se sbaglierà lo farà consapevolmente. 
Quando si sentirà smarrita saprà guardarsi indietro, vedere il percorso seguito e trovare in quello la giusta direzione. 

Quando le daranno cattivi consigli saprà non seguirli. E saprà fidarsi delle persone giuste. Così volerà e volerà sempre più in alto.

Ed io aspetterò che si faccia Natale per poterla riabbracciare.

martedì 16 settembre 2008

La mia vita da pinguino


Ma è possibile che qui faccia già così freddo?

Sono in ufficio e ho le dita congelate, riesco a stento a pigiare sulla tastiera, cercando in tutti i modi di evitare che mi si infranga un dito.

Ho già bevuto due tazzone di caffè americano bollentissimissimo....ma ho ancora troppo freddo.

Le mie gambe sono quasi paralizzate, e non ho capito se è per colpa della temperatura o per il fatto che sono talmente incrociate che mi si sta bloccando la circolazione!!!!!

Oddio....mi manca porprio quella bell'aria tiepida italiana, dove quando è estate è estate, quando è autunno è autunno e quando è inverno fa freddo!

Siamo a metà settembre e qui sembra di essere già a gennaio.

In agosto tutto è stato fuorché estate: ho dormito con il piumone tutto il mese!!!! Ma ora quel maledetto piumone non mi basta più!!!

Tutti ridono di me per il modo ridicolo in cui vado a dormire.

Primo strato: canottiera, pantacollant e calzini; secondo strato: pigiama (lo stesso che in Italia mettevo d'inverno!); terzo strato: felpa di pile!!!!!

Lo so, sono ridicola. Ma qui fa un freddo da morire assiderati!!!! Giuro!

Per di più c'è un maledettissimo spiffero che entra dal lucernario che mi sta rovinando le nottate.

Quando sono arrivata, infatti, ho posizionato il letto proprio lì sotto, così prima di dormire potevo vedere le stelle! Eh sì, proprio romantica assai.

I primi problemi sono arrivati quando ho capito che non avrei mai dormito bene le mattine "libere" visto che da quella cazzo di finestra entra tanta di quella luce che è impossibile non svegliarsi.

Però, dopo un pò di maledizioni mattutine, mi sono abituata.

Ma ora no, è impossibile!

Lo scaccia incubi che ho attaccato al lucernario volteggia in balia del vento. Il mio cuscino è praticamente una lastra di ghiaccio che si scongela solo nella parte dove appoggio la testa.

Ciò significa che, se mi sono addormentata in una determinata posizione, durante la notte non posso muovermi, o rischio di lasciarci un orecchio!

In più, per evitare di svegliarmi con la calotta cranica congelata, cerco di dormire con la testa sotto le coperte, ma sono sicura che prima o poi muoio soffocata.

E' un vero dramma!!!

Il cazzo è che io pago pure 100 euro al mese per il riscaldamento, ma qual grandissimo stronzo del mio padrone di casa non vuole accenderlo perché dice che è ancora troppo presto!

Ho pure provato a incazzarmi e dirgli ma porca puttana, io pago 100 euro al mese e quindi predendo il riscaldamento acceso!! E lo stronzo taccagno mi ha risposto che quei soldi sono una sorta di rateizzazione per il riscaldamento annuale!
Certo, perchè la mia casa, che è tipo la villa di Arcore, consuma tutti 'sti soldi per il riscaldamento!!!

Da perderci la testa proprio!!

Meno male che il mio soggiorno "seysseliano" sta per volgere al termine!

Spero che un giorno riuscirò a trovare un buco di casa dove poter stare al calduccio.
E finalmente smetterla di vivere come un pinguino!

venerdì 12 settembre 2008

Quattro stracci

E guardo fuori dalla finestra e vedo quel muro solito che tu sai. 
Sigaretta o penna nella mia destra, simboli frivoli che non hai amato mai; 
quello che ho addosso non ti è mai piaciuto, racconto e dico e ti sembro muto, 
fumare e scrivere ti suona strano, meglio le mani di un artigiano 
e cancellarmi è tutto quel che fai; 
ma io sono fiero del mio sognare, di questo eterno mio incespicare 
e rido in faccia a quello che cerchi e che mai avrai! 

Non sai che ci vuole scienza, ci vuol costanza, ad invecchiare senza maturità, 
ma maturo o meno io ne ho abbastanza della complessa tua semplicità
Ma poi chi ha detto che tu abbia ragione, coi tuoi "also sprach" di maturazione 
o è un' illusione pronta per l'uso da eterna vittima di un sopruso
abuso d' un mondo chiuso e fatalità; 
ognuno vada dove vuole andare, ognuno invecchi come gli pare, 
ma non raccontare a me che cos'è la libertà! 

La libertà delle tue pozioni, di yoga, di erbe, psiche e di omeopatia, 
di manuali contro le frustrazioni, le inibizioni che provavi quì a casa mia, 
la noia data da uno non pratico, che non ha il polso di un matematico, 
che coi motori non ci sa fare e che non sa neanche guidare, 
un tipo perso dietro le nuvole e la poesia, 
ma ora scommetto che vorrai provare quel che con me non volevi fare: 
fare l' amore, tirare tardi o la fantasia! 

La fantasia può portare male se non si conosce bene come domarla, 
ma costa poco, val quel che vale, e nessuno ti può più impedire di adoperarla; 
io, se Dio vuole, non son tuo padre, non ho nemmeno le palle quadre, 
tu hai la fantasia delle idee contorte, vai con la mente e le gambe corte, 
poi avrai sempre il momento giusto per sistemarla: 
le vie del mondo ti sono aperte, tanto hai le spalle sempre coperte 
ed avrai sempre le scuse buone per rifiutarla! 

Per rifiutare sei stata un genio, sprecando il tempo a rifiutare me, 
ma non c'è un alibi, non c'è un rimedio, se guardo bene no, non c'è un perchè; 
nata di marzo, nata balzana, casta che sogna d' esser puttana
quando sei dentro vuoi esser fuori cercando sempre i passati amori 
ed hai annullato tutti fuori che te
ma io qui ti inchiodo a quei tuoi pensieri, quei quattro stracci in cui hai buttato l' ieri, 
persa a cercar per sempre quello che non c'è, 
io qui ti inchiodo a quei tuoi pensieri, quei quattro stracci in cui hai buttato l' ieri 
persa a cercar per sempre quello che non c'è, 
io qui ti inchiodo a quei tuoi pensieri, quei quattro stracci in cui hai buttato l' ieri 
persa a cercar per sempre quello che non c'è...

(Francesco Guccini)

giovedì 11 settembre 2008

Two is megl che one?



Sono al bivio.

Sono ormai giunta alla fine della strada lastricata; proprio lì dove c'è l'incrocio che apre su due strade di cui non vedi la fine.

In realtà sono due mulattiere...e non so quale delle due si trasformerà in autostrada!
Non avere scelta è drammatico, ma averne e non sapere che fare non è affatto semplice.

Certo, sono fortunata e lo so: a sei mesi dalla laurea ho la possibilità di raggiungere ciò che ho sempre sognato...ma so che il percorso è ancora lungo e tortuoso.
Il problema è che se le porte dell'ONU mi si stanno aprendo, ma non so quando ciò avverrà praticamente.
Nell'attesa potrei frequentare il master per cui ho ottenuto la borsa di studio...ma poi se mi iscrivo e nel bel mezzo del master mi chiamano all'ONU?
Però poi se non mi iscrivo rischio di perdere questa grande opportunità della borsa di studio e di restare “a spasso” per tanto tempo.
So che le procedure in ambito internazionale sono lunghe e tortuose.....

Ma che devo fare? Che devo scegliere?
Martedì pomeriggio ho avuto il mio primo colloquio all'ONU, all'IOM...ed è andato molto bene. La mia “capa” era molto soddisfatta e ottimista.
Ma in mattinata avevo già ricevuto la telefonata dai responsabili del master che si complimentavano con me per l'ottimo punteggio ottenuto ai test e per le lusinghiere valutazioni che la commissione aveva fatto su di me dopo il colloquio!!
Quindi, come si può immaginare, la mia confusione è massima... lo giuro!
Come se non bastasse lunedì prossimo ho un altro colloquio all'ONU, all'ILO....chissà che succederà?

Intanto aspetto....
Sperando che questo cervello si fermi e smetta di cambiare idea ogni 30 secondi!

Qualche consiglio da darmi?

mercoledì 3 settembre 2008

Biglietto d'auguri



Il tempo scorre.
Le lancette scandiscono i minuti e le ore.
Suonano la loro musica infinita che accompagna la nostra vita.

Noi due che aspettiamo che il tempo passi, viviamo ogni secondo in attesa di poter stare insieme.

Finalmente e per sempre.

Solo allora il tempo ci sarà clemente e la sua musica sarà per noi più dolce.

Quel momento non è lontano.
Aspetta, come noi aspettiamo.
Il nostro tempo è il nostro destino.

Ogni ora che segneranno tutti gli orologi del mondo ti ricorderà quanto è vicino il nostro tempo e la nostra felicità.

Scandirai le tue giornate guardando i minuti che passano.
Ed in quei minuti io sarò lì a ricordarti che non sei da solo.
In due viviamo ed in due aspettiamo.

Fino a che il tempo diventerà definitivamente nostro.

lunedì 1 settembre 2008

Ti sbrano! Lo sai che lo faccio e per questo hai paura!


E alla fine lo fa.
Chi l'avrebbe mai detto che l'avrebbe fatto proprio con zia Gina?
Quella donna senza sale né pepe; quell'ameba che non sa sorridere, quell'essere senza stile né forma, che non ce la fa proprio a stare al passo con i tempi! Chissà se le hanno detto che gli anni ottanta sono finiti da un pezzo? Lei di sicuro non se n'è accorta!


Che bacata.
Ci ha provato la stronza a mettermi in difficoltà. Lo ha fatto in passato e ha cercato di farlo ora.
Cercando di rovinare ciò che io ho, ciò che io ho avuto e ciò che lei non avrà mai.
Ha sempre tentato di sabotarmi, talmente è poverina con tutti quei complessi di inferiorità nei miei confronti.
E se in passato gliele ho fatte passare, stavolta no!
In realtà non ho dovuto neppure sforzarmi troppo.
Ora è ko, e se n'è accorta anche lei.
Ha tessuto una trappola in cui è caduta lei stessa.
Credo di averla per troppo tempo sopravvalutata! È proprio una stupida, una povera stupida.
È riuscita ad isolarsi da sola.
Ed io senza fare nulla sono rimasta la vincitrice.
Certo che avrei dovuto capirlo fin dall'inizio di questa storia. È partita perdente ed è arrivata tale.
Una banale ruota di scorta era e una banale ruota di scorta è rimasta.
Ha smesso persino di mostrarsi tranquilla. Secondo me perché non riesce più a controllare la sua paura. E fa bene ad averne!
Ora quando mi vede abbassa la testa o mi gira le spalle per evitare il mio sguardo e la sua onta.
Non ce la può proprio fare.
Arriva persino a litigare con lui, che non le dà proprio retta. Ed io godo!
Lei non saluta nessuno, ma proprio nessuno, e lui invece ci saluta tutti.
Mi ha persino invitato....certo quando lei non c'era....
Chissà quanti fulmini quando lei lo verrà a sapere!
E se sapesse di tutte le smancerie che mi fa quando è solo; di tutte le moine e di tutte le carezze....

È troppo divertente.
E lei è proprio una stupida!


Cara zia Gina, abbi fede....te lo farò ricordare bene quel giorno...