martedì 10 febbraio 2009

Patate


Ho raccolto patate.
Ho affondato le mani nella terra. Inginocchiata, ho scavato con vigore, mentre le zolle secche si frantumavano e scivolavano tra le mie dita.
Mi sono sporcata le gambe e la faccia.
Ho riempito il paniere e, con un fiore tra i capelli, sono tornata a casa.


Lui era sulla porta ad attendermi. Ha respirato il mio odore di erba e terra.
Mi ha stretto i fianchi, e mi ha amato.
Il paniere si è rovesciato e noi, distesi tra le patate, abbiamo celebrato la natura.

3 commenti:

  1. Eri pulita.
    Io avrei bisogno di sporcarmi, di piangere, di urlare, di morire

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  2. Si mia cara.
    a volte penso che nulla ha più senso: il mio cuore è morto
    Non sento più nulla
    E' come quando urli e non senti più la tua voce e sei solo come nel momento della nascita e della morte.
    Vorrei poter riamare...con tenerezza...
    c'è qualcuno che mi può tenere caldo!

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