martedì 17 marzo 2009

L'infinito

Io credo.
Per anni mi sono posta il dilemma dell’esistenza o meno dell’infinito. L’eternità, contrapposta alla finitudine della nostra essenza, ha creato in me dubbi e incertezze.
In un mondo in cui tutto è transitorio, in cui tutto subisce un processo di deterioramento, in cui tutto ció che nasce è destinato a morire, come si puó arrivare a pensare l’infinito?
L’infinito è tutto ció che noi non siamo. L’infinito è un concetto che ci sfugge e che non sappiamo spiegare. Noi esseri misurabili, con un inizio e una fine.

Ma poi c’è l’umanità, un vettore proiettato all’infinito.
La storia non ha inizio e non ha fine.
Io credo in questa eternità.
La mia fede sono gli uomini. Esseri finiti che racchiudono l’infinito; esseri finiti che diventano essenza dell’infinito.
Il pensiero, intrinsecamente infinito, senza limiti né orizzonti, ci fa assaporare la sfuggente eternità racchiusa in tutti noi.

Ma l’umanità non puó ridursi a mera somma dei singoli individui; essa è entità fisica e metafisica che trova in se stessa la propria essenza.
In un processo deduttivo noi ci troviamo a ricoprire un ruolo, a giocare una parte in questo infinito senza parti e senza scopo.
Il finito puó avere uno scopo. L’infinito non puó.
È perché é. Noi siamo perché esso è.
Noi siamo l’umanità anche se l’umanità non è noi.

4 commenti:

  1. L'umanità siamo noi e questa ha un fine: l'amore di Dio.
    Santa Teresa di Calcutta diceva: Umanità = Santità
    "Dove sono due o più riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro" (Mt 18,20.
    Noi siamo trascendenza quando in noi sentiamo l'amore di Dio e per l'Umanità

    RispondiElimina
  2. Non credo in dio. E mi spiace, ma non posso nemmeno immaginare che se l'umanità abbia uno scopo quello sia l'amore di dio.
    Il miracolo dell'umanità è racchiuso nel fatto che essa diventa concetto trascendente pur essendo immanente nella sua sostanza.
    Non possiamo ridurre tutto ad una trascendenza "esterna", non credi?

    RispondiElimina
  3. Si è vero che l'uomo è trascendenza ma non come estensione di Dio, ma come accoglienza da parte di Dio.
    L'amore di Dio è amore per gli uomini e per l'umanità e quindi specularmente penso che il fine dell'uomo è amare.
    Come singolo e come umanità mi sento troppo imperfetto.
    grazie per i tuoi pensieri!

    RispondiElimina