venerdì 6 febbraio 2009

È arrivata la pioggia. Inaspettatamente.
La nebbia è calata sulla città e la neve ha iniziato a sciogliersi.
Con essa il mio buon umore.
E non è per il tempo grigio o per l’aria fredda. Ma perché è venerdí, e come tutti i venerdí mi incupisco e mi imbroncio.
Il malumore accompagna i miei fine settimana.
Forse è solo un effetto della stanchezza accumulata e dello stress.
Forse è la mia intricata essenza. Intricata e complessa. Percezioni multiple che mi fanno vivere al contrario.
Cosí non sono mai al passo, mai coordinata con il mondo che mi circonda.
Diversa e disadattata.
Camminando nella pioggia.

4 commenti:

  1. sentirsi male di venerdì è tipico dello stress
    m'innervosisce la gente che ogni venerdì ripete sempre la solita stupida frase: Meno male che è venerdì. Un volta i miei giorni erano tutti uguali. li odiavo tutti allo stesso modo. ora ogni giorno ha un suo piccolo o grande perchè.
    oggi non deve essere ne lunedi ne martedi ne nessun altro giorno della settimana. oggi deve essere solo oggi. Un bacio.

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  2. io invece ho sempre provato un po di insofferenza verso chi dice che odia il lunedi',a me piace che ti devo dire? inizia una nuova sfida,qualcos'altro da conoscere e imparare,ancora da vivere e cambiare,tutte le volte e' un po' come ricominciare, un po' come quando mi taglio i capelli, la senzazione di avere un 'altra nuova possibilita',cavolo, mi piace pure la pioggia...mi piacerebbe sapere meglio cosa vuoi dire vivere al contrario, e sentirsi diversi a me piace un casino. e' una grande opportunita' riuscire a vedere la cose anche da altri punti di vista,ragionare diversamente dalla massa, beh ciao, scusa l'intrusione

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  3. Il nostro modo di leggere e vivere la realtà è un'emanazione della nostra prospettiva interiore. É, dunque, personale e soggettiva.
    Spesso peró capita che le singole prospettive si allineino verso un comune sentire, ponendoci in sintonia con il pezzo di umanità che ci circonda. É un meccanismo automatico, credo, che permette all'uomo di sentirsi parte di un gruppo, di un insieme.
    Cosí, se tutti sono incazzati al lunedí, anche chi non lo è lo diventa.
    Ecco...io non sono "allineata": se tu sei incazzato io mi rallegro, se tu sei allegro io divento inquieta; se tu sei debole io mi trasformo in una roccia, ma se sei tu ad avere un momento di forza io mi raggomitolo su me stessa.
    Vivo al contrario.
    Nessuna parte di me è veramente me, ma io sono tutte quelle parti.
    E anche piú.

    Lorenzo: grazie per il tuo commento, ció che dici racchiude una grande verità.

    Andrea: la tua "intrusione" è stata piacevole. Torna se vuoi, ti offro un buon bicchiere di vino

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  4. la tua varietà è la tua ricchezza!
    La sintonia con gli altri è l'anelito a cui tutti aspiriamo, ma la complementarietà, gli opposti sono rari e portano all'estasi.

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